Vita nella comunità
LA SETTIMANA DELLA COMUNITA’
Dal 23 al 26 febbraio si è tenuta la Settimana della Comunità, anche nella nostra Unità Pastorale. Si è svolta in maniera serena e positiva. Positiva in modo particolare è stata giudicata dai partecipanti delle nostre tre parrocchie, che si sono trovati insieme per tre sere. Ogni sera aveva un argomento specifico da trattare: la Liturgia, la Catechesi, la Carità-Solidarietà e la presenza del Territorio.
La quarta sera, quella conclusiva, è stata vissuta in preghiera di adorazione dinnanzi a Gesù solennemente esposto nell’Ostensorio.
La Settimana della Comunità è stata un’esperienza di chiesa: abbiamo iniziato con la preghiera, poi hanno accolto una breve riflessione sul tema della serata, ascoltate alcune loro testimonianze ed infine, in un clima di maturità e responsabilità, sono state presentate varie proposte e suggerimenti. Ecco una sintesi delle tre sere:
a) La Liturgia - La S.Messa |
E’ stato sottolineato innanzitutto il dono grande della S.Messa: Gesù Risorto e Vivo è presente, ci invita alla sua Cena, celebra con noi la sua Pasqua di morte e di risurrezione, ci coinvolge perché la sua Pasqua diventi la nostra Pasqua di morte al peccato e di vita nuova.
Nella S.Messa Gesù è presente: Come Colui che ci parla; Come il Sommo Sacerdote che si offre al Padre e a noi; noi partecipiamo al banchetto eucaristico per nutrirci di Gesù, per vivere come Gesù, per offrirci con Gesù.
I vari servizi svolti durante la Messa dal sacerdote o dai laici sono segno che siamo un popolo sacerdotale attivo, coinvolto, pieno di fede, che ascolta, che loda, che si offre, che si lascia raggiungere dal suo Signore.
Proposte perché la celebrazione sia partecipata e fruttuosa:
- è importante la fede nella Presenza del Signore;
- il clima di silenzio iniziale;
- vivere il noi della celebrazione;
- portare tutti nella preghiera, vicini e lontani;
- lasciarsi guidare non dal precetto ma dall’esigenza di incontrare Gesù, il Signore della nostra vita;
- essere convinti che il Signore parla qui, a noi, oggi;
- lacomunione con Lui si apre alla Missione da compiere nel quotidiano;
- il canto dà bellezza ed elevazione alle celebrazioni; facendo attenzione alle parole, esso offre l’opportunità di crescere nella fede; il canto sia dei vari cori e sia anche dell’assemblea;
- vedere come coinvolgere di più i bambini, i ragazzi;
- ogni servizio legato alla celebrazione è prezioso e importante se fatto con fede e con amore (quanti lavorano dietro le quinte!);
- il gesto del direttore che si gira verso l’assemblea è un invito prezioso per far cantare tutti. Anche il proporre la pagina del canto favorisce il canto dell’assemblea.
- Il coordinatore delle celebrazioni, favorisce il buon funzionamento della liturgia.
- E’ pensabile un nuovo libretto dei canti?
- Si può incrementare l’accoglienza anche da parte dei laici all’inizio delle S.Messe?
- E’ pensabile una maggior rotazione dei cori alle S.Messe dell’Unità Pastorale e della Casa di Riposo.
- E’ pensabile qualche Messa all’aperto?
- E’ importante partecipare con convinzione e fede alla S.Messa: non è un dovere, non è una tassa, ma un incontro gioioso con il Signore;
- Anche il servizio dei Ministri della Comunione è importante: portano Gesù Signore agli infermi e sono il segno che la comunità sente vicini e vuole essere vicina a tutti i malati.
b) La Catechesi – La Formazione |
Nella breve riflessione iniziale è stata sottolineata la proposta di Papa Francesco: noi credenti siamo discepoli-missionari.
Queste 2 dimensioni sono inseparabili. Come discepoli, poniamo piena fiducia nella Parola del Signore, ci nutriamo di essa, viviamo di essa. Come missionari, noi siamo tutti evangelizzatori, ma lo siamo nella misura in cui ci siamo incontrati con l’amore di Dio. Come missionari formiamo la chiesa in uscita, volta verso le periferie, una chiesa attenta non solo ai ragazzi ma anche ai giovani ed agli adulti.
Attraverso il battesimo è Gesù che ci invita e conta su di noi. Per questo ci dona il suo Spirito. La Chiesa Diocesana propone a tutte le parrocchie la rievangelizzazione degli adulti. Come favorirla ed incrementarla?
Alcune proposte:
- Diventare comunità cristiana evangelizzata ed evangelizzante;
- Dedicare tempo per l’ascolto della Parola di Dio;
- Partecipare agli incontri sulla Parola (ad es. incontri con don Paolo, don Giuseppe, A.Anghinoni, incontri per i genitori dei ragazzi della catechesi, percorso di crescita umana e spirituale alla luce del Vangelo);
- Lasciarsi coinvolgere dalla Parola proclamata. Chiedersi: cosa vuol dire la parola di Dio a me;
- Evangelizzare la famiglia: pozze gesti di fede come il segno della croce o una preghiera prima dei pasti, oppure richiamare il Vangelo della domenica….
- Fare riferimento a Gesù nelle nostre conversazioni;
- Leggere i sussidi che la parrocchia propone a sostegno della fede;
- Accompagnare il servizio di catechista con la preghiera e la fede: “Chi ascolta voi, ascolta me”.
- Il servizio di lettore, animatore, catechista permette di essere persone in cammino, interpella, parte dalla Parola, aiuta a superare la paura di impegnarsi, fa crescere nella fede, trasmette entusiasmo. Ci auguriamo di trasmettere il proprio antusiasmo e di far sentire la Parrocchia come casa nostra.
- Perché il servizio di lettore-animatore sia autentico, è importante compierlo con coerenza;
- E’ utile pensare alla formazione degli adulti: ad es. oltre alla festa dei lustri, pensare ad un’altra celebrazione, ad una festa della famiglia;
- Così è opportuno aiutare i genitori a continuare il cammino iniziato con la preparazione al battesimo (cammino post-battesimale);
- Nella catechesi, essere meno scolastici, dare più libertà di espressione ai ragazzi. Seguire non solo i ragazzi ma anche i genitori, mediante incontri parallelli.
- Ci sono nella catechesi momenti di stanchezza, in cui ci si sente abbandonati… è importante sostenersi a vicenda, condividere, affidarsi al Signore che ci sceglie come suoi strumenti e ci ripete: “Non aver paura, perché Io sono con te!”.
- Per i catechisti: è importante poter dire ai ragazzi: “ragazzi, vengo qui con voi perché vi voglio bene!”.
c) La Carità - La Condivisione - La Presenza nel Territorio |
Gesù, il Crocifisso Risorto, ha proclamato con la sua vita ed il suo insegnamento che Dio è Amore e che la verità della vita è l’amore.
Perciò la carità-amore diventa essenziale-fondamentale per la Chiesa.
Gesù poi è venuto per annunziare ai poveri un lieto messaggio e per proclamare ai prigionieri la liberazione. La salvezza che Gesù ha offerto è per tutti, ma per entrare nel regno bisogna farsi piccoli e poveri.
Nell’annuncio del giudizio finale Gesù eleva i poveri a sacramento della sua presenza, a misura dell’amore: “L’avete fatto a me”.
Ne deriva per la Chiesa la necessità di viere l’amore vicendevole, la necessità della scelta preferenziale dei poveri: essa le ridà una fisionomia evangelica, capace di interpellare la società contemporanea.
Le parrocchie perciò devono compiere alcune scelte pastorali sulla linea della condivisione e del servizio ai poveri: informare ed educare le coscienze, maturare l’impegno sociale e politico dei cristiani, per la pace e la giustizia, compiere scelte significative che esprimano la novità del vangelo.
Situazione e Proposte:
- Operano nella Unità pastorale il Teniamoci per Mano, La S.Vincenzo con pacchi alimentari, sostegno economico, visite in famiglia, sportello di ascolto.
- Le parrocchie si autotassano del 2% delle loro entrate a favore di un sostegno economico a persone in difficoltà.
- Il teniamoci per Mano ha sostenuto finanziariamente un africano ospite presso la Canonica di Selva, per 6-7 mesi.
- Le nostre comunità sono molto sensibili nell’aiuto economico alle Missioni o in occasione di calamità nel mondo.
- Così pure sono molto sensibili nelle raccolte di vestiario o di alimentari, a sostegno del Teniamoci per Mano per persone in difficoltà.
- Ci sono persone volonatrie che prestano un prezioso servizio di vicinanza agli ospiti della Casa di Riposo.
- Altre persone vivono il volontariato in associazioni civili o con il dopo-scuola per i ragazzi immigrati delle elementari.
E’ importante non solo l’aiuto finanziario, ma anche donare del proprio tempo per incontrare, ascoltare, condividere. Così, urge la formazione delle coscienze per trasmettere l’entusiasmo del mettersi a disposizione di altri, nel visitare anziani o infermi o gli ospiti della Casa di Riposo.
E’ auspicabile l’incontro tra i vari gruppi che operano nel medesimo ambito, per collaborare sempre insieme, per realizzare qualche progetto particolare, per sviluppare le potenzialità dei gruppi e delle persone.
Anche nel mondo del lavoro.