La chiesa parrocchiale di Agugliana, dedicata a San Nicola di Bari, fu eretta forse dai lavoratori tedeschi chiamati a disboscare selve e prosciugare paludi nei secoli XIII-XIV. I primi documenti scritti che riferiscono l'esistenza di una Cappella risalgono alla fine del Duecento e ai primi del Trecento. Inizialmente unita alla parrocchia di Zermeghedo, fu smembrata da questa nel 1520 per formare una parrocchia autonoma. L'attuale chiesa sembra sia il frutto di una ricostruzione del 1690-1705 e successivo ampliamento del 1848, ai quali sono successi restauri compiuti nel 1912 e nel 1932 come riportato da Danilo Peruzzi nel libro "Fantasia o realtà una dorsale del Chiampo?" nel quale viene documentato che si spesero 1010 lire per il restauro della chiesa. Dell'antico tempietto non esistono che il presbiterio e si registra che nel 1757 fu rifatto il muro di tramontana mentre nel 1767 si sa che l'intero edificio fu danneggiato da un incendio e che dovette subire un restauro radicale, come documentato nel libro "Memorie storiche di Montebello Vicentino" di Bruno Munaretto, dal quale si evince che il comune di Montebello Vicentino concorse al restauro della Chiesa di Agugliana in quel periodo.

L'interno è ad una sola navata e, addossato al muro del coro, presenta ad oriente il campanile a pigna e a nord il cimitero. L'altare maggiore della chiesa è dedicato a San Nicola di Bari e a San Macario, i quali figurano nella pala dell'altare stesso insieme con la Vergine e il Bambino (restaurata nel 2007 da Raffaello Peotta di Grancona. La pittura, della seconda metà dell'800, è di autore ignoto e durante il restauro si è scoperto che sotto all'odierna pittura c'è una tela più antica, del 700). Gli altari laterali sono dedicati alla Vergine del Rosario e a San Valentino. Sull'altare di quest'ultimo, eretto nel 1690 per volere del popolo, è riportata una scritta sovrastante il timpano:

DIVI VALENTIN CVLTVI

EX POPOLI CHARITATE

AD R.DUS XANTVS MISTRORIGO RECT.OR

ET NICOLAVS PEROPANE MASARIVS

ERIGERE FECERE

ANNO DNI MDCXC

 

Il dipinto del soffitto è stato eseguito nel 1994. Il Battesimo di Cristo sopra il fonte battesimale è invece di M. Tiller Rip., un pittore di Montebello Vicentino e risalirebbe ad inizio anni settanta.

Per quanto riguarda il campanile, si innesta nell'angolo nord-est della sacrestia ed è l'unico elemento rimasto della ricostruzione avvenuta tra il 1690 e il 1705. Il suo stile si presenta severo come tutte le altre costruzioni simili apparse nel vicentino durante il Seicento. Le citazioni classiche sono appena accennate nella cella campanaria, nell'uso di balaustre e nelle cornici in pietra; per il resto, canna e pigna sono ripetuti come moduli dei campanili romano-gotici.

 

All'esterno della chiesa, lungo la strada in salita che porta ad essa, è presente il monumento in ricordo dei caduti di Agugliana della Prima Guerra Mondiale inaugurato domenica 27 novembre 2007. La comunità di Agugliana ricorda i suoi caduti già dal 1924, anno in cui furono piantati quattro cipressi: il primo vicino alla chiesa ricorda Angelo Festugato (morto per malattia il 5 marzo 1921 ad Agugliana a guerra terminata); il secondo ricorda Massimo Danese (morto in prigionia il 13 ottobre 1918 a Nagykaniszka-Austria); il terzo ricorda Federico Rancan (morto all'ospedale di Bergamo per malattia il 21 agosto 1919); il quarto ricorda Luca Bertola (morto nel fatto d'armi svoltosi a Castagnevizza-Slovenia il 24 novembre 1916).