L’identità di Dio e l’azione d’amore che la Santissima Trinità ha nei nostri confronti è illuminata in modo speciale dalle letture di oggi. Esse rivelano che tutti viviamo nel «nome» del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, immersi/battezzati nella loro unità e Trinità che è divina relazione d’amore.
La relazione fra Dio e il suo popolo è speciale (prima lettura), noi siamo chiamati ad entrarvi in maniera generativa, libera e interpretante, per un’alleanza responsabile e creativa.
Paolo (seconda lettura) ci aiuta a cogliere la relazione familiare tra noi e il Dio biblico in Cristo, per mezzo dello Spirito nel quale siamo figli a pieno titolo, coeredi del Figlio, nell’attesa di essere conglorificati, come Gesù.
Nel Vangelo abbiamo due eventi: l’incontro degli Undici con il Risorto e il loro invio a tutte le genti. Gesù mostra così la nuova identità di Dio: Padre, Figlio e Spirito Santo. Su mandato di Gesù siamo battezzati nel «nome» della Trinità; il battesimo è la porta della vita cristiana e l’inizio dell’annuncio del Vangelo a «tutte le genti».